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Aiuto al rientro presso il domicilio | Accompagnamento CCGM

Persone anziane

Aiuto al rientro presso il domicilio | Accompagnamento CCGM

 

Aiuto per il rientro post ricovero presso il domicilio

Redattore: Philippe MIGLIASSO Dirigente superiore del Servizio Sanitario - Amministratore del Centro di Coordinamento Gerontologico di Monaco (C.C.G.M.).

Il ricovero di un senior è vissuto soprattutto come una traversia, sia per l’interessato che per il suo entourage. L’Alta Autorità Sanitaria, alla stregua del Consiglio Nazionale dell’Ordine della Professione Geriatrica insiste nel proprio dossier relativo alle problematiche legate al ricovero sul fatto che i senior, nel corso della degenza, hanno il 60% in più di rischio di sviluppare incapacità funzionali. Un anziano su sei, dunque, aumenta considerevolmente il proprio livello di dipendenza. Per permettere il rientro presso il domicilio del senior in buone condizioni di sicurezza e comfort, ma anche per perennizzare tale rientro, cercando di scongiurare un nuovo ricovero, il team del Centro di Coordinamento Gerontologico di Monaco (C.C.G.M.) in stretta collaborazione con lo staff del Centro di Gerontologia Clinica Rainier III ha istituito da qualche anno una procedura di accompagnamento per il degente, oltre che per il suo entourage, evitando qualunque interruzione della stessa tra la fine del ricovero e il rientro a casa.

Come comportarsi se Lei o un Suo caro in età avanzata doveste essere ricoverati?

Già dal momento del ricovero presso la struttura di cura, è necessario iniziare a riflettere ed esaminare con attenzione il progetto di dimissione.

Lei è già conosciuto dal C.C.G.M. e beneficia di un piano di aiuto a domicilio prima del ricovero

Si assicuri di informare il C.C.G.M. del Suo ricovero. Lo staff del C.C.G.M. potrà, in quel caso, contattare: I servizi sociali della struttura presso la quale è avvenuto il ricovero. Tale azione permetterà, quindi, di far emergere la Sua situazione, soprattutto per quanto concerne il piano di aiuti di cui Lei già beneficiava prima dell’ospedalizzazione (prestazioni AVS - T.A. - R.A.D. - I.D.E. in regime non convenzionato – Chinesiterapista, ecc.). Il team curante del Centro di Gerontologia Clinica RAINIER III, nel caso in cui Lei dovesse soggiornare presso un Servizio ospedaliero appartenente alla filiera geriatrica. Lo staff medico potrà, così, consultare la Sua valutazione di autonomia più recente, che utilizzerà non appena il Suo stato di salute permetterà di prevedere un progetto di dimissione.

Lei non è ancora conosciuto dal C.C.G.M.

Nei primi giorni di degenza sarà necessario richiedere un incontro con il team medico-curante per affrontare il seguito. Esso sarà in grado di fornirLe tutti gli aspetti da considerare per analizzare la situazione e permetterLe di poter anticipare le decisioni future.

Come comportarsi quando lo staff medico annuncia la possibile dimissione?

Il Suo stato di salute si è stabilizzato, tanto da far prospettare un rientro presso il domicilio. Il Suo interlocutore saranno i servizi sociali della struttura di cura. Il team medico-curante avrà già trasmesso ai servizi sociali una griglia di valutazione dell’autonomia, oltre che le informazioni necessarie per poter valutare le Sue capacità nell’effettuare gli atti di vita quotidiana (igiene personale, spesa, preparazione dei pasti, capacità di allertare i soccorsi in caso di necessità, ecc.). L’assistente sociale della struttura, nonché referente del Servizio presso cui si svolge la degenza, trasmetterà al C.C.G.M. tali informazioni, affinché siano analizzate in funzione dei bisogni necessari a ottenere gli interventi attuativi individuati.

Lei è già conosciuto dal C.C.G.M. e beneficia di un piano di aiuto a domicilio prima del ricovero

Nel caso in cui le Sue necessità non siano cambiate, i servizi sociali potranno riattivare gli aiuti già in essere, chiedendo ai servizi in questione di riprendere i propri interventi. Nel caso in cui i Suoi bisogni siano divenuti più importanti, il C.C.G.M. avviserà i servizi sociali sulla necessità di implementare le prestazioni, mentre l’assistente sociale del servizio nel quale è trascorso il periodo di degenza Le presenterà le varie possibilità di un piano di aiuti. Dopo il colloquio, Lei potrà effettuare la richiesta direttamente presso i servizi erogatori in questione. Una volta che sarà di nuovo a casa e dopo qualche giorno di ambientamento, lo staff del C.C.G.M. Le farà visita presso il domicilio per farLa esprimere sulle difficoltà riscontrate e valutare quali siano le Sue necessità contestualizzate all’ambiente di vita.

Lei non è ancora conosciuto dal C.C.G.M.

Il C.C.G.M. trasmetterà il piano di aiuti basandosi sulle osservazioni inviate dai servizi sociali, in modo da poter soddisfare i Suoi bisogni essenziali (igiene personale, spesa, preparazione dei pasti, aiuto al trattamento, ecc). L’assistente sociale referente del servizio nel quale è trascorsa la degenza Le illustrerà in cosa consiste tale sostegno, presentandoLe le varie possibilità del piano di aiuti. L’assistente potrà anche attivare i servizi erogatori in questione. Una volta rientrato al proprio domicilio, il Suo interlocutore sarà il C.C.G.M. Lo staff La contatterà nei giorni seguenti per proporre una valutazione di autonomia contestualizzata al Suo ambiente di vita. Affinché Lei possa esprimere i Suoi bisogni in base alla Sua esperienza concreta, sarà necessario attendere alcuni giorni prima del colloquio.

La nostra soluzione per facilitare il Suo rientro presso il domicilio

Aiuto al ritorno presso il domicilio Il “Forfait Prestation d’Autonomie Sortie d’Hospitalisation” (Forfait Prestazione di Autonomia in Dimissione Ospedaliera)

Nel caso in cui non dovesse beneficiare della Prestation d’Autonomie (Assegno per l’Autonomia) e dovesse rendersi necessario l’intervento permanente di una badante che possa aiutarLa negli atti essenziali necessari a un ritorno presso il domicilio, il C.C.G.M. potrà sbloccare una presa in carico nell’ambito del forfait “Prestation d’Autonomie sortie d’hospitalisation”. Il forfait coprirà tutte le spese coperte dalla Prestation d’Autonomie per un periodo massimo di 1 mese, a condizione di poter beneficiare della valutazione di autonomia effettuata presso il domicilio dal team del C.C.G.M. e di costituire il dossier di Prestation d’Autonomie con attribuzione di un ticket moderatore. Lo sblocco di tale forfait, con tetto massimo, si basa sull’individuazione dei bisogni essenziali. La sovvenzione viene accordata una tantum.