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Relazione tra sport e sonno

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Relazione tra sport e sonno

È stato dimostrato che l’attività fisica prolunga il periodo di sonno, migliorandone la qualità.

Lo sportivo si addormenta più rapidamente di chi svolge attività sedentarie e la sua fase REM (o sonno dei “sogni”) all’inizio della nottata è più corta. Nonostante ciò, si dovranno rispettare alcune semplici regole. L’allenamento in ore troppo tardive rischia, ad esempio, di ritardare l’addormentamento a causa dello stress dovuto all’esercizio fisico e all’aumento della temperatura corporea. Il sonno chiamato “lento profondo” all’inizio della nottata, davvero ristoratore, si trova ad essere, quindi, alterato in maniera significativa. Per quanto riguarda concretamente il recupero fisico e le buone pratiche in termini di “igiene del sonno”, lo sportivo dovrebbe addormentarsi la sera presto, per poter avere un sonno lento profondo di qualità.

I consigli da seguire:

  • Rispettare il proprio orologio biologico mantenendo sempre lo stesso orario di addormentamento e di risveglio.
  • Nessun allenamento la sera, ma piuttosto verso la fine del pomeriggio.
  • Evitare le cene troppo pesanti e rispettare un intervallo di due ore senza praticare attività intense, dopo aver cenato, prima di andare a letto.
  • La routine dell’addormentamento è importante, soprattutto in caso di difficoltà ad addormentarsi. Ad esempio: leggere a letto, illuminazione discreta e bevanda tipo verbena.
  • La camera non deve essere troppo calda (17 °C piuttosto che 22 °C).
  • Attenzione all’automedicazione!  Efficacia altalenante, rischi per la salute e possibile positività ai controlli antidoping, a seconda delle molecole coinvolte.

Se tutti questi consigli non saranno sufficienti per avere un sonno di qualità, non si deve tardare a consultare un medico.

 

Redattori: I Medici dello sport del Centre Médico-Sportif (Centro Medico Sportivo).