Informazioni pratiche - Attualità
Vaccinazione antinfluenzale durante la pandemia da COVID-19
Nell’ambito della pandemia da COVID-19, il Governo Principesco raccomanda alla popolazione di farsi vaccinare contro l’influenza stagionale, per una migliore protezione della salute di ognuno. L’obiettivo è di limitare al massimo la diffusione del virus dell’influenza stagionale contemporaneamente al virus del Covid-19, tuttora molto attivo.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a tutti, senza alcuna distinzione, a partire dai sei mesi di età:
- La vaccinazione antinfluenzale di tutto il personale curante e degli operatori sociali a contatto con persone vulnerabili, in particolare all’interno degli Istituti per l’Ospitalità di Persone Anziane Dipendenti (EHPAD), degli istituti in genere, degli ospedali e degli asili nido, è un dovere assoluto. Essa è necessaria anche per il personale indispensabile al funzionamento dello Stato.
Chi può vaccinare contro l’influenza stagionale?
- I medici, gli infermieri, le ostetriche, i medici di laboratorio e i farmacisti possono vaccinare contro l’influenza stagionale; il vaccino antinfluenzale è rimborsato a tutti coloro che sono affiliati al Servizio Sanitario Nazionale monegasco.
La vaccinazione antinfluenzale presenta numerosi vantaggi:
- semplifica la presa in carico di un paziente che presenti una sindrome influenzale:
- Anche se causati da virus molto diversi tra loro, l’influenza stagionale e il COVID-19 provocano gli stessi sintomi: febbre, tosse, affaticamento, dolori muscolari. La diagnosi sarà dunque facilitata nel caso in cui una persona contagiata che presenti tali sintomi dovesse essere vaccinata contro l’influenza stagionale: il personale curante sarà in grado di poter identificare un’eventuale infezione da COVID più rapidamente e proporre quindi un trattamento adeguato, a casa o in ospedale.
La vaccinazione antinfluenzale permette di alleggerire il carico di lavoro degli stabilimenti sanitari:
- Ogni anno, alcuni pazienti colpiti da influenza stagionale si recano al Pronto Soccorso e tra loro c’è chi presenta complicazioni che ne rendono necessario il ricovero. Con una pandemia da COVID in corso, le risorse ospedaliere devono essere a disposizione per la presa in carico delle forme più gravi di tale pandemia.
- La vaccinazione antinfluenzale riduce il numero di test PCR (Proteina C Reattiva) inutili.
La vaccinazione può inoltre ridurre il numero di test PCR effettuati per determinare se una persona sia affetta da coronavirus, o se invece sia solo influenzata.
- La vaccinazione antinfluenzale riduce il numero di assenze scolastiche e professionali.
- Quando qualcuno presenta sintomi che facciano ipotizzare il COVID, l’assenza professionale o scolastica diviene la sola alternativa, in attesa dei risultati del test PCR, per ridurre i rischi di diffusione del virus SARS-CoV-2. Risulta infatti impossibile a livello clinico (senza il test PCR) distinguere tra un’influenza e il COVID.
Potendo escludere l’influenza, si riduce dunque il numero di giorni di assenza a scuola o sul posto di lavoro.
La vaccinazione antinfluenzale è sicura:
- Le controindicazioni sono sporadiche: grave allergia alle proteine dell’uovo o del pollo e ad altri componenti riportati sulle avvertenze, o grave reazione allergica in occasione di una precedente iniezione di una dose di vaccino.
Per qualsiasi eventuale informazione sulla vaccinazione, contattare il proprio medico curante.