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Salute mentale e sport: un binomio vincente

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Salute mentale e sport: un binomio vincente

Redattore: Dott. Simon GONZALEZ, Medico dello sport presso il Centre Médico-Sportif (Centro Medico Sportivo)

Le crescenti implicazioni della salute mentale nei giovani adulti

Con una stima di casi che colpisce il 6,2% della popolazione mondiale, la diffusione dei fenomeni riguardanti la salute mentale si trova attualmente al centro delle preoccupazioni della sanità pubblica, in particolar modo per quanto riguarda bambini e adolescenti, di cui solo una piccola percentuale ricerca e poi beneficia di un trattamento su misura. Nei Paesi occidentali, il tasso di mortalità per suicidio degli ultimi decenni è particolarmente e drammaticamente cresciuto, fino a divenire, oggi, la principale causa di decesso nei giovani tra i 15 e i 25 anni.

L'attività fisica: un rimedio naturale contro la depressione

In tale contesto, è importante ricordare che l’attività fisica riduce l’ideazione suicidaria e alleggerisce la depressione. Migliorando l’umore e la stima di sé, l’esercizio fisico è, in effetti, un fattore di protezione che inibisce lo sviluppo dell’ansia e della depressione, divenendo così uno strumento cardine dell’arsenale terapeutico dei medici. Rammentiamo che i sintomi depressivi, negli adolescenti e negli adulti, includono umor nero (tristezza, disperazione, senso di vuoto e perdita di interesse nel compiere attività), isolamento sociale, accessi di collera, ansia, disturbi del sonno, cambiamento delle abitudini alimentari, o addirittura, in alcuni casi, comportamenti autolesivi. Abitualmente, la sindrome depressiva è trattata con medicinali e psicoterapia, individuale o di gruppo. Alla luce di tali interventi, la pratica sportiva si presenta come metodo complementare al trattamento clinico.

Gli effetti dello sport sul cervello

La pratica regolare di un’attività fisica, infatti, aumenta il rilascio di neurotrasmettitori quali la dopamina, la serotonina o la noradrenalina nel cervello, che permettono di regolare l’umore e le emozioni. L’esercizio fisico, anche moderato, libera inoltre le endorfine, ossia sostanze chimiche prodotte sempre dal cervello, le quali agiscono come antalgici naturali, producendo una sensazione di benessere successiva alla pratica sportiva. Tutto ciò favorisce la diminuzione dei segni di stress e ansia, migliorando, di conseguenza, la qualità del sonno, che coincide, in particolare, con minori periodi d’insonnia. Si può affermare, tra l’altro, che l’esercizio fisico contribuisce alla creazione di connessioni nervose, oltre che al miglioramento della vascolarizzazione del cervello, preservando, così, i neuroni e facilitando la presa di decisioni e la risoluzione dei problemi.

Integrazione sociale grazie all’attività fisica

Un ulteriore aspetto positivo della pratica sportiva è quello di favorire l’inserimento all’interno di un gruppo, soprattutto quando si tratta di sport di squadra. Nel momento in cui un adulto riprende l’attività fisica, si raccomanda di iniziare con un ritmo blando, ad esempio con sessioni di camminata. L’ideale è iniziare con tre sedute di esercizi a settimana, aumentando il ritmo, la durata e l’intensità in maniera progressiva. Presso i vari reparti medici, i primi studi condotti su pazienti ricoverati per disturbi mentali, stanno dimostrando un miglioramento della qualità di vita; da qui l’importanza di prevedere l’attuazione di programmi di attività fisica nell’ambito del percorso di degenza. Teniamo a precisare, tuttavia, che lo sport non è la panacea in grado di trattare ogni sorta di problema di salute mentale, anche se resta, comunque, un efficace strumento da affiancare al trattamento medico. Ricordiamo, inoltre, che i risultati ottenuti possono differire a seconda degli individui e delle condizioni in cui l’attività è praticata; per tutte le questioni di ordine medico, sarà, quindi, opportuno consultare sempre un professionista del settore sanitario qualificato.