Schede sulle patologie
La Cognitive Remediation per la rieducazione del cervello
La Cognitive Remediation: un metodo di rieducazione del proprio cervello
Per Cognitive Remediation si intende “la rieducazione delle funzioni cognitive alterate”. Si tratta di un approccio terapeutico rivolto a tutte le tipologie di pazienti: dai bambini affetti da disturbi dell’attenzione, passando per i soggetti affetti da disturbi psichiatrici (come la schizofrenia o l’autismo, in fase di stabilizzazione), fino agli anziani affetti da disturbi della memoria.
Alla stregua del Masso-Chinesiterapista, dove ci rechiamo per rieducare una parte del corpo alterata, il neuropsicologo è specializzato nel funzionamento cognitivo e appositamente formato per la rieducazione delle funzioni cerebrali.
Dopo aver incontrato il paziente per determinare l’impatto delle sue difficoltà sulla sua quotidianità, viene redatto un bilancio neuropsicologico che valuta le sue capacità in maniera obiettiva. Tra l’altro, assieme al paziente, formuliamo obiettivi terapeutici funzionali all’inquadramento delle sedute di rieducazione, utili ad un’applicazione nella sua vita di tutti i giorni.
L’obiettivo è quello di lavorare, tramite programmi specifici, sulla memoria, sull’attenzione, sulla concentrazione, sulla flessibilità mentale, o, ancora, sull’organizzazione e sulla pianificazione dei compiti. Le sedute si svolgono mediamente una volta a settimana, per una durata che va dai 30 ai 45 minuti.
Oltre alle patologie psichiatriche o neurologiche, le nostre capacità cognitive possono essere influenzate da molti altri fattori, quali lo stress, la fatica, le contrarietà, o perfino l’ansia e la depressione. È quindi necessario consultare un professionista della sanità, l’unico veramente in grado di poter valutare al meglio i bisogni del paziente.
Per maggiori informazioni, si potrà contattare l’Unità di Psichiatria e di Psicologia Clinica (UPPM) “La Roseraie” al +377 98 98 44 20 - 7 bis Avenue des Ligures, 98000 Monaco (Principato).
Redattori: Joy ANSALDO, neuropsicologo, e Carole DOGLIO, infermiera psichiatrica
UPPM (Unità di psichiatria e di Psicologia Clinica) “La Roseraie”.